La voce di Mario Rigoni Stern è di quelle che non si stanca mai di ascoltare. Il lettore di queste pagine avrà l'impresione di ritrovarsi con lui e sentirgli raccontare storie di guerra, di pace, di uomini e di animali, boschi e piante. I capitoli in cui è diviso il libro sembrano scandire i momenti di un'autobiografia: la prigionia in Germania, il ritorno a casa, la vita quotidiana del paese con i suoi indimenticabili personaggi, don Titta, Bepi dei Pune, Toni Zurlo, la bambina che era amica di Ezra Pound... Il libro è animato anche da storia memorabili di animali: il bastardello che vive libero e felice nel paese; il capriolo rimasto ferito in un rastrellamento che diventa una vendeta partigiana; l'asina Giorgia; le cincie domestiche. Passato e presente dialogano in una compresenza che avvicina le avventure, le fatiche e la saggezza di uomini, animali, piante nel trapasso struggente di età e stagioni.